11 NOVEMBRE
S. Martino
Protettore dei bambini e dei prodotti della campagna, San Martino è anche patrono degli osti, dei viticoltori, in occasione della sua festa, l’11 novembre si compie la svinatura e si beve il vino nuovo. Questo giorno corrispondeva con la fine del lavoro nei campi. Ecco perché rappresentava una vera festa, celebrata stappando le bottiglie di vino novello, dando fondo a quello degli anni passati per fare posto al nuovo e affiancando le grandi bevute con castagne e carne alla brace.
É anche tradizione consumare piatti a base di oca, infatti l’oca è associata a San Martino per via di una leggenda. Si narra infatti che San Martino, non volesse abbandonare il saio di monaco per diventare, a furor di popolo, vescovo della città di Tours in Francia e per questo si nascose. Furono proprio le oche, con il loro starnazzare, a farlo ritrovare e a far fallire questo tentativo di fuga del monaco. Ed è così che il mese di novembre è tradizione festeggiare mangiando oca. Tempo addietro si diceva che questo era “il tempo giusto per degustare l’oca, perché essa “matura” tra novembre e dicembre.” Questo pennuto è da sempre considerato il “maiale dei poveri” perché non si scartava nulla da questa prelibatezza, infatti, oltre alla carne offriva anche piume per le trapunte, stuzzicadenti e penne per scrivere e/o per abbellire i cappelli.